domenica 24 giugno 2007

Patti: Mancano le pensiline alle fermate dei bus

A quasi tutte le fermate dei bus di linea non ci sono le pensiline per gli utenti in attesa. Il risultato è che i passeggeri sono costretti ad attendere i mezzi pubblici sotto le intemperie, nei mesi invernali, o sotto il cocente sole estivo durante la bella stagione. In qualunque condizione climatica, dunque, i cittadini hanno la testa scoperta e nessun appoggio. La situazione era presente anche nelle adiacenze dell’ospedale “Barone Romeo”, dove, spesso anche persone anziane, attendevano il pullman in piedi e senza alcun riparo. Per ovviare a questi disagi, il Rotary Club “Terra del Tindari” di Patti, per volontà del suo presidente, l’avv. Claudio Calabrò, ha donato al Comune una pensilina ed una panchina che sono state installate, in via Mazzini, alla fermata dei bus. Un’iniziativa lodevole che ha trovato l’approvazione dei numerosi pendolari che lavorano al nosocomio pattese, ma anche delle diverse persone che utilizzano le linee urbane per muoversi in città. L’input dato dal Rotary dovrebbe, adesso, essere accolto dall’amministrazione comunale pattese che, attraverso un attento studio del territorio, avvii una riorganizzazione delle fermate dei bus prevedendo adeguati servizi, a partire dall’istallazione delle pensiline. Ma, sarebbe opportuno, in una città a vocazione turistica, programmare anche un servizio efficiente per quanto riguarda i collegamenti di linea. Mancano alle fermate le tabelle con gli orari dei bus e capita, a volte, di vedere persone attendere per diverso tempo, il passaggio dei mezzi pubblici per muoversi in città. Inoltre, si dovrebbero meglio regolamentare i collegamenti tra il centro cittadino e la frazione Tindari, luogo che dovrebbe fungere da volano per il turismo pattese ma che, a causa di una scarsa programmazione, perde il suo valore intrinseco. Anche gli operatoti di settore, nel recente incontro svoltosi con l’assessore al turismo Salvatore Impalà, e l’assessore al bilancio Giorgio Cangemi, hanno evidenziato la necessità di una migliore informazione sui collegamenti dei bus. Il problema, comunque, è stato sollevato anche negli anni passati, senza però, che venisse trovata una adeguata soluzione.

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