domenica 13 maggio 2007

Patti: vendevano olio contraffatto, denunciate quattro persone


Con l’accusa di frode i carabinieri della Compagnia di Patti, a conclusione di un’articolata attività investigativa condotta unitamente ai Nas di Catania ed agli agenti dell’Ispettorato Antifrode del Ministero dell’Agricoltura, hanno denunciato in stato di libertà quattro persone. Ad essere deferiti all’Autorità giudiziaria sono stati A. I., 71 anni, R. S. C., 41 anni, G. A. G., 47 anni, e A. I. D., 37 anni. Secondo i militari i quattro denunciati, di cui uno è indiziato di appartenere alla locale criminalità organizzata, erano implicati a vario titolo in imprese di produzione e distribuzione di prodotti alimentari. I denunciati sono ritenuti responsabili di aver prodotto olio di semi di palma e di averlo commercializzato spacciandolo per “Olio extravergine d’oliva”. Il prodotto, confezionato da un’impresa localizzata tra Sinagra e Piraino aperta a maggio 2006 e chiusa ad ottobre, veniva distribuito in bottiglie da 25 centilitri e venduto ad alberghi, ristoranti, complessi turistici e nei supermercati ad un prezzo competitivo.
Sull’etichetta apposta sulle bottiglie venivano fornite indicazioni di un prodotto di qualità: “Estratto a freddo. 100% italiano. Particolarmente adatto per esaltare le pietanze tipiche della cucina mediterranea”. Dalle indagini dei carabinieri, invece, è emerso tutt’altro. L’olio imbottigliato non era d’oliva, ma ricavato dalla lavorazione di semi di palma presumibilmente acquistati in Calabria.
A seguito di quanto scoperto, i carabinieri, su disposizione del Gip del Tribunale di Patti, Onofrio Laudadio, su richiesta del Sostituto Procuratore della Repubblica Guglielmo Valenti, hanno predisposto il sequestro ed il conseguente ritiro dal commercio del prodotto denominato “I gusti del sole”. L’olio e’ stato immesso, in ingenti quantità, sul mercato alimentare nazionale ed in particolare nelle province di Messina, Catania, Palermo e Catanzaro. Ma, dalle indagini, è emerso che la rete di commercializzazione è anche uscita fuori dai confini della Penisola raggiungendo la Francia. Attualmente sono circa 150, nella sola provincia di Messina, i rivenditori e i distributori che hanno acquistato dal produttore e poi rivenduto l’olio contraffatto. Le indagini, che vanno avanti dall’ottobre scorso, sono ancora in corso. La produzione del prodotto, con il marchio individuato dagli inquirenti, è stata sospesa ma gli investigatori ritengono che, sotto altra etichetta, la distribuzione possa ancora continuare. In tal senso si stanno muovendo le indagini che potrebbero riservare ulteriori eclatanti sviluppi. I carabinieri intendono soprattutto capire come, in soli quattro mesi, l'azienda sia riuscita a distribuire in maniera capillare il prodotto in un territorio così ampio.

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