domenica 16 maggio 2010

Patti, chiude la Villa Romana

Dovendo intervenire per la messa in sicurezza della Villa Romana di Marina di Patti la Sovrintendenza ai Beni culturali di Messina ha deciso di chiudere, a partire da lunedì 24 maggio, il sito archeologico. La notizia è stata resa pubblica con uno scarno comunicato stampa.
La decisione non sorprende ed anzi era stata anticipata da Gazzetta del Sud nei giorni scorsi. I motivi della chiusura sarebbero collegati ai recenti problemi relativi alla copertura dell’area archeologica. Nello scorso mese di febbraio, infatti, si era registrato il distacco di alcuni pannelli della struttura realizzata a protezione dei resti della Villa Romana. Copertura che, però, ha subito prima infiltrazioni di acqua piovana e poi il distacco di alcuni pannelli. L’incidente ha portato alla chiusura, per motivi di sicurezza del sito, consentendo, però l’accesso all’Antiquarium. Successivamente la magistratura ha avviato un’inchiesta che ha portato, nei giorni scorsi, all’emissione di sei avvisi di garanzia nei confronti del legale rappresentante della ditta che ha eseguito i lavori, del direttore dei lavori e di quattro funzionari della Sovrintendenza. Adesso arriva il provvedimento di chiusura totale dell’area archeologica.
Di fronte a questa decisione è lecito chiedersi quale sarà il futuro della Villa Romana. Sembra elevato il rischio che il sito possa rimanere chiuso per lungo tempo. Il tutto con un grave danno di immagine per la città di Patti e non solo.
L’indifferenza, in tutto questo tempo, di chi era preposto alla salvaguardia del sito archeologico sta lentamente, ma inesorabilmente, distruggendo uno dei tesori più preziosi dell’intero territorio siciliano. La Villa Romana, infatti, è rimasta abbandonata a sé stessa e all’incuria del tempo. Cosa succederà adesso? L’augurio è che si intervenga in maniera determinata al fine di consentire, in tempi brevi, la riapertura del sito archeologico, restituendo alla città di Patti un bene di inestimabile valore e di fondamentale importanza per la promozione turistica del territorio.

Nebrodi, Strade provinciali nel piano triennale

Buone notizie per il futuro delle strade provinciali del territorio nebroideo arrivano dal recente piano triennale delle opere pubbliche approvato, nei giorni scorsi, dall’assemblea di Palazzo dei Leoni.
Nello strumento di programmazione della Provincia Regionale di Messina sono stati inseriti diversi nuovi lavori che, una volta finanziati, possono seriamente contribuire a rendere più sicura la viabilità interna sulle arterie provinciali che, per anni, sono state lasciate in stato di completo abbandono. Fortunatamente la tendenza sembra essere cambiata e, in questo ultimo periodo, si sono visti importanti interventi. Sono, infatti, in via di realizzazione i lavori di adeguamento e messa in sicurezza per il miglioramento della percorribilità della strada provinciale 119 di Moreri e i lavori per la manutenzione straordinaria per la messa in sicurezza della strada provinciale 132 Patti – Montagnareale - Sorrentini.
Nel piano triennale, invece, sono stati inseriti i lavori di messa in sicurezza della strada provinciale Montagnareale – Gioiosa Guardia – Gioiosa Marea per 2milioni 400mila euro, i lavori di messa in sicurezza della Sp Montagnareale – Sant’Angelo di Brolo per 3milioni 800mila euro, i lavori di messa in sicurezza della Sp Montagnareale – San Giuseppe – Librizzi per 3milioni 500mila euro, i lavori di manutenzione straordinaria della Sp San Piero Patti – Fiumara per 300mila euro, i lavori di manutenzione straordinaria della Sp San Buco del Comune di San Piero Patti per 400mila euro, i lavori di manutenzione straordinaria e messa in sicurezza della Sp San Giorgio – Caccamo - Piana del Comune di Librizzi per 200mila euro, i lavori di manutenzione straordinaria e messa in sicurezza della Sp Tesoriero – Due Monti nel Comune di San Piero Patti per 200mila euro. Previsti anche gli interventi di riparazione dei danni causati dall’alluvione del 12 dicembre 2008 nei Comuni di Patti, Montagnareale, Gualtieri, Montalbano Elicona per complessivi 500mila euro.
L’inserimento nel Piano Triennale delle Opere Pubbliche di palazzo dei Leoni è stato possibile grazie all’impegno dei consiglieri provinciali del collegio di Patti, Rosario Sidoti, Salvino Fiore, Giovanni Princiotta, Luigi Gullo, Natalino Natoli e Roberto Cerreti.
“I lavori già conclusi e quelli in via di realizzazione – ha dichiarato il capogruppo dell’Udc alla Provincia Rosario Sidoti – consentiranno di rendere più sicura la percorribilità di importanti arterie di collegamento. E’ fondamentale - ha aggiunto – garantire gli spostamenti in sicurezza agli automobilisti anche in considerazione che sono tante le persone che, per motivi di lavoro o personale, giornalmente percorrono queste strade. Inoltre un vantaggio non indifferente si avrà anche dal punto di vista della valorizzazione turistica, favorendo i collegamenti tra le aree del territorio di particolare interesse artistico e paesaggistico”.

Patti: Ospedale, tutto immutato

Rimane immutato il quadro operativo dell’ospedale “Barone Romeo” di Patti. L’Atto aziendale presentato da direttore generale dell'Asp di Messina, Salvatore Giuffrida, non modifica la dislocazione delle unità operative della struttura sanitaria pattese. Le Unità operative complesse assegnate sono: Direzione medica, Anestesia e Rianimazione, Chirurgia generale, Cardiologia e Utic, Chirurgia vascolare, Geriatria, Medicina generale, Oftalmologia, Ostetricia e Ginecologia, Pediatria, Neonatologia e Utin, Psichiatria, Patologia clinica, Oculistica, Otorinolaringoiatria. Mentre le Unità operative semplici riguardano i servizi di Nefrologia e Dialisi, Medicina trasfusionale, Pronto soccorso + Obi, Ortopedia e traumatologia, Lungodegenza.
Non si esprime il sindaco di Patti che vuole attendere per capire quale sarà il futuro dell’ospedale di Patti che, in più di un’occasione, era stato indicato come candidato a diventare Polo chirurgico di eccellenza, ma sino ad oggi alle parole non sono seguiti i fatti. Dimostrazione è data dal piano di rimodulazione della rete ospedaliera dell’Isola, firmato nelle scorse settimane dall’Assessore alla Sanità On. Massimo Russo. Se da un lato si registra un aumento dei posti letto, dall’altro si verifica una penalizzazione di unità operative all’avanguardia, quali la Geriatria diretta dal Prof. Ferdinando D’Amico, e il mancato potenziamento di divisioni importanti e fondamentali quali l’Ortopedia dove sono presenti medici di primo livello.
L’atto aziendale sfata, comunque, i dubbi sulla soppressione dell’unità operativa semplice di medicina trasfusionale e della Nefrologia. Sarebbe stato, infatti assurdo sopprimere due importanti divisioni. La prima, infatti, garantisce la continuità e la tempestività in caso di emergenza, l’altra serve un bacino di utenza elevato e che, con la presenza della Dialisi, diventa essenziale in caso di eventuali problemi che possono derivare dal trattamento dialitico.

Patti: salva la medicina trasfusionale

La divisione di medicina emotrasfusionale dell’ospedale “Barone Romeo” di Patti è salva. Ad assicurarlo è l’on. Giuseppe Laccoto, presidente della sesta commissione regionale alla sanità.
Il problema, da quanto è emerso in questi giorni, sarebbe meramente burocratico. Infatti la struttura semplice di Patti dipende da quella complessa di Sant’Agata di Militello a cui è accorpata anche nella dicitura. Risulterebbe, nelle carte, come unità operativa di medicina emotrasfusionale di Sant’Agata – Patti. “A seguito di una mia richiesta ai dirigenti dell’Assessorato alla Salute – ha dichiarato Laccoto - è stato chiarito che a livello regionale non è mai stata comunicata l’esistenza di una struttura semplice a Patti”. Per colpa di un trattino, quindi, il reparto pattese stava rischiando di scomparire. “Sono intervenuto – ha aggiunto Laccoto – presso l’Assessore alla Salute rappresentando il disagio di un territorio che ha usufruito di un servizio essenziale come quello della disponibilità in loco delle sacche di plasma. Ho evidenziato che un presidio ospedaliero dove vi sono le specialità di Utin, Utic, Cardiologia, Ginecologia e Ostetricia e dove storicamente vi è stata una attività trasfusionale importante, anche se non mai notificata all’Assessorato alla salute, non è accettabile l’ipotesi di privare i cittadini del centro trasfusionale. L’Assessore Massimo Russo – ha assicurato – ha dato la sua disponibilità ad affrontare tecnicamente la questione per risolverla in tempi brevissimi”. Sarebbe, infatti, impensabile che, il presidio ospedaliero di Patti, fosse privato di un importante e fondamentale servizio come quello della medicina emotrasfusionale anche in previsione della costituzione del Polo chirurgico d’eccellenza e soprattutto per la presenza di reparti quali la chirurgia vascolare e la chirurgia generale che, in caso di emergenza, non potrebbero fare a meno della disponibilità in loco di sacche di sangue in quanto i tempi tecnici per reperirlo a Sant’Agata di Militello, potrebbero essere fatali per i pazienti.
Buone notizie giungono anche per la divisione di Nefrologia che, più volte, è stata data per soppressa. “Voglio ribadire – ha detto Laccoto – che Patti non sarà privato nemmeno della Nefrologia già prevista nella rete regionale di nefrologia che si sta approntando”.
Ma Laccoto riserva anche una bella sorpresa. “Dopo l’approvazione in Commissione della ripartizione dei fondi dell’art.20, prenderà corpo l’ipotesi dell’utilizzazione del “Barone Romeo” come sede di radioterapia il cui finanziamento attingerà dal predetto art.20.”

Patti: Finanziata la riqualificazione di Piazza Niosi

Continua la riqualificazione del centro storico di Patti da parte dell’amministrazione comunale. Gli interventi per valorizzare la parte antica della città, al momento, passano attraverso la ristrutturazione di palazzi ed aree urbane grazie a finanziamenti pubblici. Il nuovo intervento riguarderà Piazza Niosi, meglio conosciuta come piazza San Nicola, e le vie adiacenti.
La Regione Siciliana, infatti, ha approvato la graduatoria dei progetti inerenti il miglioramento della qualità della vita e dei servizi pubblici e urbani nei Comuni. Nell’elenco delle opere ammesse a finanziamento è ricompreso il progetto denominato “lavori di sistemazione e riqualificazione urbana di piazza Niosi e delle vie adiacenti”. L’importo complessivo del finanziamento ammonta a euro 1.605.989,03. La Regione Siciliana erogherà la somma di 1.414.752,61, mentre la restante parte sarà a carico del Comune di Patti.
Soddisfatto il sindaco Giuseppe Venuto. “Questo finanziamento – ha detto – permetterà la riqualificazione di una parte consistente del borgo antico. La realizzazione del progetto, fra l’altro, era fondamentale per creare le condizioni affinché si riconnettesse il tessuto urbano moderno con quello antico. A ciò, infine, si andranno ad aggiungere alcuni importanti restauri già realizzati ed in corso di completamento quali l’ex convento San Francesco e Palazzo Galvagno. Il prossimo passo sarà quello di intercettare i finanziamenti per il restauro della struttura che ospitava il vecchio ospizio Sciacca Baratta”.

sabato 8 maggio 2010

Patti: Sequestrata discarica abusiva

Una discarica abusiva di circa mille metri quadrati è stata individuata e posta sotto sequestro dai carabinieri della stazione di Patti in contrada Playa. L’operazione rientra nell’ambito dei controlli a tutela dell’ambiente lungo le aree più a esposte a rischio.
Allertati da privati cittadini che avevano segnalato la presenza di camion che scaricavano materiali edili nella zona, i militari dell’Arma, diretti dal maresciallo Giuseppe Musarra, hanno scoperto una vera e propria discarica abusiva, composta da materiale di risulta delle lavorazioni edili, cemento e calcinacci vari. Grazie ad un appostamento, le fiamme argento sono riuscite a cogliere in flagranza di reato l’autore degli scarichi illegali. Si tratta di un operaio di 50 anni residente a Patti. L’uomo realizzava la condotta illecita per conto dell’impresa edile per cui lavora. Anche il proprietario della ditta è stato segnalato alla Procura della Repubblica di Patti per i reati di getto pericoloso di cose e attività di gestione di rifiuti non autorizzata.
L’intera area è stata sottoposta a sequestro penale. Anche l’autocarro utilizzato per il trasporto dei materiali è stato sequestrato dai militari dell’Arma.
Non è la prima volta che la stretta collaborazione tra cittadini e forze dell’ordine porta alla scoperta di reati ambientali e alla denuncia dei responsabili.

Distretto turistico "Parco dei Miti"

La costituzione del distretto turistico “Parco dei Miti” è stato al centro di un incontro svoltosi presso la sede del Consorzio intercomunale “Tindari – Nebrodi”.
Alla tavola rotonda erano presenti l’avv. Filippo Nasca, direttore del servizio turistico regionale n. 16, il presidente del Consorzio Tindari – Nebrodi Armando Lopez, il direttore del Consorzio Roberto Ribaudo, il presidente dell’assemblea dei sindaci del Consorzio Renato Cilona.
Da tempo il presidente Lopez, in collaborazione con l’avv. Filippo Nasca, si è fatto promotore della costituzione di un distretto turistico che possa convogliare gli enti pubblici ed i privati del territorio tirrenico e nebroideo al fine di creare i presupposti per il rilancio dell’intero comprensorio.
La riunione è stata la prima tappa per la costruzione del Piano di Sviluppo Turistico. “Si tratta – ha spiegato Nasca – del cuore del distretto turistico, ovvero del piano di interventi che devono essere spalmati sui tre anni”. Il piano di sviluppo è propedeutico alla presentazione della domanda di riconoscimento del distretto turistico che dovrà essere presentata alla Regione Siciliana entro il 15 giugno. I Comuni coinvolti sono quelli compresi tra l’hinterland di Milazzo e Gioiosa Marea con la partecipazione anche di alcuni centri dei Nebrodi.
Per poter essere riconosciuti quali distretti turistici è necessario che ci siano forti attrattori turistici culturali ed ambientali, un numero di abitanti non inferiore a 150mila, 7500 posti letto ed una rilevanza turistica che sia comprovata da fatti evidenti. “Tutte caratteristiche – ha affermato Lopes - che il territorio nebroideo e tirrenico possiede e che sono garanzia per la costituzione del distretto turistico”.

Messina: La Provincia punta sull'aeroporto del Mela

Il Consiglio provinciale di Messina spinge per la realizzazione dell’Aeroporto del Mela. Con una mozione approvata dall’assemblea di Palazzo dei Leoni si impegna il Presidente della Provincia di Messina, On. Nanni Ricevuto, ad attivare tutte le procedure necessarie per una conferenza dei servizi, al fine di acquisire tutti i pareri preliminari, necessari per verificare la fattibilità tecnica, giuridica, ambientale e sociale, sul progetto di un aeroporto di terzo livello nella Valle del Mela.
“La realizzazione di una infrastruttura aeroportuale in Provincia di Messina – ha dichiarato il consigliere provinciale Rosario Sidoti – è fondamentale per l’incremento economico dell’intero territorio. Il gruppo dell’Udc a Palazzo dei Leoni è favorevole a qualsiasi progetto tenda a favorire la realizzazione di un aeroporto, indipendentemente dalla localizzazione – in quanto esso rappresenta un sicuro volano di sviluppo economico per tutto il territorio e uno strumento indispensabile per l’incremento turistico”.

Massimo Piparo nuovo direttore artistico del Tindari Festival

Massimo Romeo Piparo è il nuovo direttore artistico del Tindari Festival 2010. La presentazione ufficiale è avvenuta ieri mattina nel corso di una conferenza stampa tenutasi presso l’aula consiliare del Comune. Presenti, oltre al regista messinese, anche il sindaco di Patti Giuseppe Venuto e l’assessore al Turismo, Salvatore Impalà.
Per Piparo si tratta di un ritorno alla guida della rassegna tindaritana, essendo stato già direttore del Festival nel 1995. “La mia passione per il teatro – ha raccontato – nasce proprio a Tindari, quando da bambino assistevo agli spettacoli. Ho accettato con piacere l’offerta della città di Patti. Per me è un gradito ritorno ed una scommessa che intendo vincere soprattutto per rilanciare Tindari e avviare un progetto culturale valido e di spessore. Il rilancio di un territorio attraverso lo spettacolo – ha detto il direttore artistico – potrebbe sembrare una contraddizione, ma l’indotto che si viene a creare può essere uno strumento valido per la fioritura economica del territorio”.
Con la presentazione di Massimo Piparo prende il via un programma biennale che punta alla valorizzazione di Tindari e del territorio pattese. “Da tempo – ha dichiarato il sindaco Venuto – pensavo di costruire un progetto non limitato ai pochi giorni di agosto. Purtroppo con le sole risorse del Comune non è possibile realizzare eventi di spessore per questo è necessario anche l’apporto dei privati. Inoltre – ha aggiunto Venuto – l’improvvisazione degli anni precedenti non può più essere la soluzione per Tindari. Da qui è nata l’idea di coinvolgere Piparo con l’obiettivo di creare una serie di eventi che abbiano come palcoscenico l’intero territorio.”
In cantiere ci sono grandi eventi che avranno luogo nel suggestivo scenario del teatro antico di Tindari, ma la novità di quest’anno sarà rappresentata da una serie di spettacoli ed incontri culturali, inseriti nel cartellone principale, che si terranno nel centro storico e a Marina di Patti.
“L’obiettivo dell’amministrazione comunale – ha concluso Venuto - è quello di trasformare Patti e Tindari in centri culturali di prim’ordine e quindi non limitare l’investimento alla singola stagione estiva, bensì guardare al futuro anche con la costituzione di un organismo stabile che possa garantire continuità al progetto”.
Ancora in fase di allestimento il cartellone della rassegna. Dovrebbero essere complessivamente otto gli spettacoli che si svolgeranno al teatro antico. L’unica certezza, al momento, sarà la messa in scena, in esclusiva per la Sicilia, del musical Jesus Christ Superstar di cui quest’anno ricorre il quindicesimo anniversario.
“Il mio obiettivo – ha affermato Piparo – è quello di creare eventi che diano alle persone il piacere di raggiungere Tindari, luogo bellissimo che vale la pena visitare. Cercherò di portare spettacoli in esclusiva almeno per la provincia di Messina, ma se riuscirò anche per la Sicilia. Punterò molto sulla musica e il balletto. Ma il mio obiettivo è anche quello di portare il cinema al teatro antico di Tindari con un evento unico ed originale da fare la notte di San Lorenzo”.

sabato 3 aprile 2010

Patti, Posti letto insufficienti al "Barone Romeo": critiche della Uil

Via libera alla realizzazione del Ponte sul torrente Timeto che dovrà collegare il primo e il secondo lotto della strada a scorrimento veloce Patti – San Piero Patti – Taormina. Ieri mattina, infatti, presso la sede dell’Ufficio regionale per l’espletamento di gare per l’appalto di lavori pubblici, sono stati aggiudicati i “Lavori di completamento del primo stralcio della strada a scorrimento veloce Patti - A20 – San Piero Patti (trasversale Jonio-Tirreno primo lotto)” per un importo a base d’asta di euro duemilioni cinquecentoquarantanovemila 992,84 euro. L’aggiudicazione provvisoria è stata assegnata alla ditta Salvatore Coco di Paternò (Catania).
“L’intervento – ha spiegato l’ing. Bettino Sidoti Pinto – riguarda la realizzazione ex novo di una struttura lunga 90 metri e larga 10,50 composta da una campanatura centrale di 50 metri in acciaio e due di 20 metri in cemento armato”.
I lavori dovrebbero iniziare tra circa un mese. Il tempo necessario ad espletare l’iter burocratico per l’assegnazione definitiva dell’appalto. Il ponte dovrebbe essere realizzato entro un anno e mezzo.
Soddisfazione è stata espressa dal presidente della Provincia, on. Nanni Ricevuto. La realizzazione dell’opera – ha detto - permetterà il miglioramento della circolazione nel comprensorio pattese e dimostra, ancora una volta, l’impegno per il miglioramento delle infrastrutture sul territorio provinciale”.
Il ponte sul torrente Timeto consentirà di collegare la parte già realizzata della superstrada Patti – San Piero Patti – Taormina con quella in fase di realizzazione che, nei giorni scorsi, ha ottenuto il parere negativo della commissione dell’assessorato regionale delle Infrastrutture e della Mobilità. Nonostante tutto il Presidente della Provincia Ricevuto è molto ottimista. “”Ci sono tutte le condizioni – ha detto – perché il Ministero accolga la richiesta di finanziamento”. Sulla questione maggiori chiarimenti sono stati forniti dall’ing. Sidoti Pinto. “Le linee guida del piano – ha spiegato – prevedevano la realizzazione di opere in variante. L’opera che si dovrà andare a realizzare può essere considerata come variante in quanto il punto iniziale e quello finale sono già esistenti. I requisiti previsti dalle linee guida per la variante, nel caso di nuova realizzazione, prevedono due aspetti essenziali. Il primo è che non deve superare il 30% dell’intero tratto. Il secondo riguarda il tempo di percorrenza alla velocità media prevista dal progetto per l’intera strada che non deve superare i novanta secondi. Il tratto di nuova costruzione è di 860 metri pari al 20% dell’intero tragitto del secondo lotto, mentre il tempo di percorrenza, alla velocità media prevista di 70 chilometri orari, è di circa 50 secondi. Entrambi i requisiti, quindi, vengono rispettati”. Nonostante ciò la commissione regionale delle Infrastrutture e della Mobilità ha espresso parere negativo, ma adesso l’ultima parola spetta al Ministero delle Infrastrutture a cui il presidente Ricevuto chiederà un incontro per portare, assieme ai sindaci della valle del Timeto, le ragioni dell’Ente di Palazzo dei Leoni nella speranza di poter ottenere le somme necessarie al completamento dell’importante arteria viaria.