sabato 3 ottobre 2009

Maltempo: Vertice di emergenza per alluvione Messina

Si è tenuta oggi pomeriggio, a Palermo, presso gli uffici del dipartimento di Protezione civile regionale, una riunione del tavolo tecnico sull’emergenza a Belmonte Chiavelli istituito nei giorni scorsi dall’assessore regionale alla Presidenza, Gaetano Armao. All’incontro, oltre ai tecnici della Protezione civile regionale, erano presenti i rappresentanti del Comune di Palermo, i vertici del Genio civile di Palermo, i funzionari dell’assessorato regionale al Territorio e Ambiente, i vigili del fuoco, i tecnici della Forestale, i rappresentanti di Enel e Snam e il sindaco del Comune di Belmonte Mezzagno, Saverio Barrale.
I rappresentanti del Genio civile di Palermo hanno confermato l’impegno a realizzare il progetto di sistemazione del vallone di Belmonte Chiavelli che verrà consegnato tra dieci giorni. Gli stessi tecnici del Genio civile non interverranno sul canale di Croceverde-Ciaculli per evitare possibili complicazioni.

Presto aviosuperficie sull'Etna

“Stiamo già lavorando per avere autorizzata un'aviosuperficie sull'Etna, ma anche per i collegamenti con la metropolitana leggera. Interverremo nella promozione, il nostro vulcano nelle borse del turismo, ma pensiamo anche di coinvolgere il sito all'interno del Circuito del Mito che stiamo predisponendo. Penso, ad esempio, alla suggestione del concerto di un'orchestra all'interno di un conetto vulcanico spento”.
Lo ha detto l'assessore regionale al Turismo, Nino Strano, che ha visitato gli impianti turistici dell'Etna e incontrato operatori e amministratori locali del comprensorio.
Nell'aula consiliare di Nicolosi, è stato ricevuto dal sindaco Antonino Borzì con l'assessore al Turismo, Marisa Mazzaglia, e dal primo cittadino di Linguaglossa, Rosa Maria Vecchio. Interventi infrastrutturali. sia per gli impianti sciistici che nella viabilità, le richieste degli amministratori.
“Faccio mia la proposta del sindaco Borzì - ha aggiunto Strano – che ha ricordato come la Sicilia non abbia una legge sulla montagna, e assumo l'impegno di una iniziativa legislativa ad hoc per adeguare la legislazione regionale”.
Strano, raggiunto il rifugio Sapienza, ha poi incontrato il presidente della Camera di Commercio di Catania, Piero Agen, il commissario dell’Ente Parco dell’Etna, Ettore Foti, il presidente regionale di Federalberghi, Nico Torrisi, l'Ad di “Funivie dell'Etna”,Gioacchino Russo e i rappresentanti dei comuni di Catania, Ragalna, Trecastagni, Belpasso e Pedara.
Al termine si è deciso di convocare una conferenza di servizi con tutti gli enti interessati, per studiare un meccanismo di mobilità integrata che possa velocizzare i tempi d percorrenza verso la prima stazione naturalistica ed escursionistica della Sicilia per numero di visitatori.

Forum internazionale su "Lo sviluppo dell'Africa"

“Il processo di cooperazione euromediterranea è di ordine sociale ed economico e deve avvenire nel rispetto della storia e delle prerogative di ciascun territorio attraverso il trasferimento di know how, formazione e tecnologie per migliorare la qualità della vita, in termini di economici e culturali.” Lo ha detto Michele Cimino, assessore regionale all’Agricoltura e Foreste, nel corso dei lavori del Forum internazionale su “Lo sviluppo dell'Africa: un'opportunità per l'Europa, l'Italia.
“La Sicilia - ha detto ancora l’assessore – ha già individuato nel modello distrettuale lo strumento per far sviluppare un’area commerciale comune di libero scambio nel Mediterraneo nei settori dell’agricoltura e della pesca. Un sistema commerciale, che con il coinvolgimento dei paesi rivieraschi, potrebbe essere esteso a tutti i settori produttivi.
“Scambi di saperi e conoscenza portano sviluppo e lo sviluppo è il vero argine al problema immigrazione – ha spiegato Cimino -. Serve però un progetto europeo tra i governi degli stati membri e le regioni più esposte al problema, finalizzato a portare crescita e lavoro nei territori della sponda sud. Un piano che stabilisca criteri, modalità, strumenti e risorse a sostegno del Nord Africa e delle zone sub sahariane tra gli Stati del sud Europa, che sono i veri interlocutori di una mediazione culturale perché interessati direttamente allo sviluppo di queste aree”.