mercoledì 23 maggio 2007

Patti: interrogazione sulla commissione edilizia

La commissione edilizia comunale di Patti non è regolare in quanto è prevista la partecipazione degli organi politici. Ad affermarlo, in un’interrogazione presentata al sindaco Giuseppe Venuto, è il consigliere comunale Nino Crisafulli. L’esponente del movimento civico Società aperta, nel documento, evidenzia come l’attuale normativa in materia preveda la separazione dei poteri tra l’organo esecutivo e quello gestionale e come non sia possibile la partecipazione della componente politica alla CEC. In particolare viene fatto richiamo al regolamento edilizio approvato nel novembre 2000 dall’allora commissario straordinario Renato Conforto e ad una più recente circolare del luglio 2005 del Prefetto di Messina da cui si evince che “la presenza di organi politici nella commissione edilizia, deputata a pronunciarsi su richieste di autorizzazioni e concessioni edilizie, non è più consentita dall’assetto normativo vigente”. Nell’interrogazione, il consigliere Crisafulli chiede di conoscere i motivi per cui il sindaco e l’assessore all’urbanistica continuano a partecipare alle sedute della commissione edilizia.
Pronta la risposta scritta del primo cittadino all’interrogazione. Facendo riferimento ad una normativa del 1998, Venuto afferma che, secondo le norme di carattere generale e quelle regolamentari del Comune di Patti, compete al sindaco o ad un assessore delegato la presidenza della commissione edilizia.
L’opinione espressa dal primo cittadino non ha soddisfatto però il consigliere Crisafulli. “La risposta fornita dal sindaco – ha detto l’esponente di Società aperta – non è soddisfacente. Tra l’altro non fa nessun riferimento alla normativa che abbiamo indicato, citandone una antecedente con il solo scopo di giustificare la presenza di un componente dell’esecutivo all’interno della commissione edilizia. Sia le norme in vigore, sia i regolamenti del comune affermano espressamente che ciò non è possibile. Nonostante ciò non si provvede ad adeguarsi”. Il consigliere comunale fa riferimento al regolamento edilizio approvato nel 2000 dal commissario Conforto con il quale viene recepita la legge regionale che afferma che gli assessori ed i consiglieri comunali non possono essere nominati o eletti come componenti di organi consultivi del comune.

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